PULSOSSIMETRO SATURIMETRO DA DITO OXY – adulto e pediatrico

28,00

Oxy-2 è un saturimetro adatto all’uso domestico e professionale, in famiglia, in ospedale, nei bar con ossigeno, nelle comunità mediche, in medicina dello sport. Può essere utilizzato sia prima che dopo l’attività fisica, mentre non è raccomandato durante.

Si caratterizza per:

SpO2 mostrata sullo schermo
visualizzazione frequenza del polso, grafico a barre
indicatore di bassa tensione
spegnimento automatico: l’unità si spegne automaticamente entro 5 secondi se il dito non è posizionato nella sonda

Esaurito

Oxy-2 è un saturimetro adatto all’uso domestico e professionale, in famiglia, in ospedale, nei bar con ossigeno, nelle comunità mediche, in medicina dello sport. Può essere utilizzato sia prima che dopo l’attività fisica, mentre non è raccomandato durante.

Si caratterizza per:

SpO2 mostrata sullo schermo
visualizzazione frequenza del polso, grafico a barre
indicatore di bassa tensione
spegnimento automatico: l’unità si spegne automaticamente entro 5 secondi se il dito non è posizionato nella sonda
CARATTERISTICHE TECNICHE:

Tipologia schemo: LED
Campo di misurazione SpO2: 0 – 100%, (risoluzione 1%)
Precisione: 70 – 100%: ± 2%, al di sotto di 70% non specificato
Campo di misurazione PR: 30 – 250 bpm, (risoluzione 1 bpm)
Precisione: ± 2 bpm o ± 2% (selezionare il maggiore)
Prestazioni di misurazione in deboli condizioni di riempimento: SpO2 e la frequenza cardiaca vengono
mostrate correttamente quando la ratio polso-riempimento è 0,4%.
L’errore SpO2 è ± 4%, l’errore frequenza cardiaca è ±2 bpm o ±2% (selezionare il maggiore)
Consumo energetico: minore di 25 mA
Tensione: DC 2,6 V – 3,6 V
Funzionamento batterie: due batterie possono funzionare continuamente per 24 ore
Sicurezza: batteria interna, tipo BF
Dimensioni: 60×30,5xh 32,5 mm
Peso: 50 gr comprese le due batterie
FUNZIONAMENTO:

Il principio di funzionamento di un saturimetro è molto semplice: una sonda genera fasci di luce nel campo del rosso e dell’infrarosso, questi fasci attraversano la cute e la circolazione del paziente (generalmente viene applicato ad un dito), per poi arrivare ad una fotocellula. Conoscendo la quantità di luce iniziale e quella finale, l’apparecchiatura è in grado di calcolare la saturazione dell’ossigeno nel paziente, grazie a formule fisiche piuttosto complesse, in quanto l’emoglobina ossigenata assorbe la luce a precise lunghezze d’onda.